Il 29-31 gennaio si è svolto a Cascia il 1° Stage Invernale 2016 della ASD Samurai Roma nella splendida cornice della città di Cascia.
Lo stage diretto dal M° T. Giannone, al quale hanno partecipato più di 40 allievi, si è svolto all’interno del bellissimo complesso sportivo dell’Hotel Monte Meraviglia.
Venerdì 29 sera ci siamo ritrovati tutti a Cascia, più di 60 persone tra praticanti e accompagnatori, ed abbiamo avuto subito modo di vivere tutti un momento di euforia per la bella occasione di incontro al di fuori dei soliti ritmi cittadini.
Si è trattato di uno stage all’insegna di un Wado Ryu “tradizionale” il cui valore formativo è stato fondamentale per tutti, anche per i tanti ragazzi che fanno agonismo; uno stage corposo che ha visto tutti i praticanti impegnati per 3 ore la mattina e 3 ore il pomeriggio del sabato per continuare poi altre 3 ore la domenica mattina.
Durante lo stage sono stati allenati in modo dettagliato tutti i fondamentali tradizionali del karate, i kata di base (Pinan), quelli superiori ed anche tecniche di proiezione di derivazione Ju-Jutsu e tecniche di “Tantodori” (difesa da attacco di pugnale) di derivazione Aikido.
Con l’occasione il Maestro ha ricordato a tutti che il Wado-Ryu è uno stile di combattimento nato proprio come fusione del karate di Okinawa ed il Ju-Jutsu giapponese, di cui il M° Hironori Otsuka (fondatore del Wado-Ryu) era un grande esperto, con influenze dell’aikido del M° Ueshiba di cui Otsuka era amico.
Il M° Tiziano ha inoltre ribadito l’importanza del movimento dell’anca, facendo fare anche particolari esercizi mirati all’apprendimento, alla base della principale tecnica di evasione (Taisabachi) e più in generale del karate tutto.
E’ stato un lavoro molto importante per allenare tecniche e concetti che purtroppo per ragioni di tempo difficilmente si riescono ad approfondire durante una normale lezione.
Insomma uno stage di alto livello dove è stata trasmessa anche l’esperienza che il M° Tiziano ha fatto recentemente nell’Hombu Dojo del 3° Gran Master M° Kazutaka Otsuka a Tokyo.
Nei momenti liberi, al di fuori dello stage, i ragazzi più grandi hanno fatto subito gruppo vivendo l’euforia dei loro 16-18 anni, i più piccoli hanno vissuto l’emozione delle loro prime avventure indipendenti… con l’occhio vigile degli adulti e poi... che dire del mitico-grande-unico Gruppo Master, persone che nonostante i loro ….anta sono stati più ragazzini di tutti e si sono divertiti come al solito tantissimo, suggellando sempre di più la loro bella amicizia.
E’ stata una bella esperienza che ci ha permesso di stare fianco a fianco, grandi e piccoli, uniti da una stessa passione. Ci ha visto condividere gli stessi spazi ed emozioni, ha visto nascere nuove amicizie e ci ha fatto sentire tutti più uniti, come in una grande famiglia.